sabato 4 ottobre 2008

2 mantra per farti valere 365 giorni all'anno


Io sono io.
In tutto il mondo non vi è nessuno esattamente come me.

Vi sono persone che hanno alcune parti come me ma nessuna nel suo insieme è esattamente come me. Pertanto, tutto ciò che viene fuori da me è autenticamente mio perchè io sola lo scelgo.

Io possiedo tutto ciò che fa parte di me: il mio corpo, compreso tutto ciò che esso fa; la mia mente, compresi tutti i miei pensieri e le mie idee; i miei occhi, comprese le immagini che osservo;i miei sentimenti, quali che siano (rabbia, gioia, frustrazione, amore, delusione, entusiasmo); la mia bocca e tutte le parole che ne escono (cortesi, dolci o sgarbate, giuste o sbagliate); la mia voce, alta o bassa; e tutte le mie azioni, sia verso gli altri che verso me stessa.

Io possiedo le mie fantasticherie, i miei sogni, le mie speranze, le mie paure.tutti i miei trionfi e successi, tutti i miei fallimenti ed errori.
Poichè possiedo tutta me stesso/a, posso acquisire una conoscenza intima di me stesso/a. Così facendo, posso amarmi ed essermi amico/a in tutte le mie parti.
Allora posso far si che tutte le mie parti operino nei miei migliori interessi.
So che vi sono alcuni aspetti di me stesso/a che mi sconcertano, altri che non conosco.
Ma finchè sono amico/a di me stesso/a e mi amo, posso con coraggio e con speranza cercare le soluzioni alle cose sconcertanti e i modi per scoprire più cose rigurardo a me stesso/a.

Comunque sia il mio aspetto, qualunque cosa io dica e faccia, qualunque cosa io pensi e provi in un dato momento, sono io. Tutto questo è autentico e rappresenta dove mi trovo in quel momento nel tempo.
Quando passo in rassegna come era il mio aspetto, che cosa ho detto e fatto, che cosa ho pensato e provato, alcune parti potranno rivelarsi non appropriate. Posso scartare ciò che è non appropriato e mantenere ciò che si è rivelato appropriato e inventare qualcosa di nuovo per ciò che ho scartato.
Posso vedere, udire, pensare, dire e fare. Ho gli strumenti per sopravvivere, per essere vicino agli altri, per essere produttivo/a, per trarre un senso e un ordine dal mondo di persone e cose al di fuori di me.
Io possiedo me stesso/a e pertanto posso organizzarmi.
Io sono io e sto benissimo.
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Voglio amarti senza stringerti in una morsa,
apprezzarti senza giudicarti,
unirmi a te senza invaderti,
invitarti senza pretendere,
lasciarti senza sensi di colpa,
valutarti senza biasimarti,
ed aiutarti senza insultarti.
Se potrò ricevere lo stesso da te,
allora potremo davvero incontrarci e arricchirci a vicenda.

(Virginia Satir)